Di mia iniziativa posto questo mio pensiero.
Il terremoto in Abruzzo mi ha colpito e mi ha scosso non poco. Guardando la TV, ho visto negli occhi della gente la disperazione di chi non ha più niente, neanche più i luoghi dove pregare, che forse in questi momenti, quando non hai niente, è l’ unica cosa che rimane. La disperazione della gente che non vuole uscire dalle proprie abitazioni dopo tutta una vita passata a crescere in famiglia. La casa degli studenti crollata con tutti i sogni dei più giovani. Ma la cosa che sempre più mi tocca quando capitano queste cose sono le memorie storiche d’ Italia perse.
Un’ altra cosa inquietante è che laggiù, dopo quasi una settimana, la terra trema ancora.
Da tanto speravo di poter un giorno andare a fare un viaggio nel Gran Sasso e non solo godere degli spettacoli delle montagne, ma arricchirmi dei tanti paesi, con i loro secoli di storia, sepolti sotto i colpi del terremoto.
Magari verrà il giorno che andrò dopo la ricostruzione, ma non sarà lo stesso.
Posso dire che a me piace ricordarmeli così:
Rifugio Notturno della Solidarietà 